Giovanna Tantini e la ride nella sue Vigne

La Ride- Fartlek Piramidale progressivo

WARM UP

Dove siamo

L’ Azienda Agricola Giovanna Tantini si trova nei comuni di Castelnuovo del Garda e Sona, in provincia di Verona, sulle colline moreniche prospicienti il Lago di Garda.

La tenuta, interamente di proprietà della famiglia Tantini dai primi del ‘900, è composta da 11,5 ettari coltivati a vite, dalla Cantina realizzata nel 2002, dall’Agriturismo B&B ristrutturato nel 2011 e da due rustici, per 19 ettari complessivi, ed è focalizzata nella produzione di vini di qualità.

L’ Azienda è gestita da Giovanna Tantini che dalla seconda metà degli anni ’90 si è concentrata sulla valorizzazione dei vitigni del territorio seguendo direttamente tutte le fasi produttive dal vigneto alla vinificazione e affinamento.

Il Bardolino

La produzione di vino in questa zona risale ai Romani.

Il  Bardolino è uno dei vini rossi più antichi d’Italia, ma non aveva mai raggiunto la fama di altri vini più quotati, per vari fattori tra i quali la sovrapproduzione e la vinificazione scadente, ma soprattutto per la mancanza di un concetto fondamentale, la qualità.


L’intuizione di Giovanna Tantini è stata quella di fare della qualità uno degli obiettivi primari nella produzione dei suoi vini, insieme alla sostenibilità di tutto il processo produttivo in ogni sua fase, dalla potatura, la raccolta, la vinificazione e l’affinamento, fino all’imbottigliamento.


Il ciclo vitivinicolo è realizzato con la passione che contraddistingue il lavoro artigianale, il rispetto per le esigenze del vitigno, lo studio costante di ogni fattore che possa migliorare il prodotto sempre senza alterarne le caratteristiche fondamentali.

MAIN PART

La vite è stata la base su cui Giovanna Tantini ha fondato il grande progetto della sua vita, quello di diventare produttrice di vino, un sogno che è riuscita a realizzare con un incredibile impegno, tanta fatica, tanta determinazione e soprattutto, un grandissimo amore per questa terra e per i suoi vigneti autoctoni, in particolare la Corvina veronese, che lei ha saputo valorizzare ottenendone quattro vini D.O.C., il Bardolino, il Bardolino Chiaretto, il Custoza e il Garda Corvina.

Questo risultato è dovuto a lei che segue personalmente la produzione, ma anche ad una squadra di collaboratori che hanno creduto nel suo sogno e la affiancano nel perseguire gli importanti obiettivi che lei si è data.

Poi ci sono i due vini I.G.T. che lei ha chiamato come i suoi figli, Ettore e Greta, e questo ci dimostra come famiglia, prodotto, territorio, viti, siano tutti legati da un filo conduttore che racconta di profondo amore e rispetto.

Giovanna Tantini ha saputo valorizzare questo territorio, così particolare per l’influsso benefico del Lago di Garda che gode di un clima mite e di una presenza costante dell’influsso del sole.

Ha intuito quanto il territorio si leghi ai suoi prodotti, alla sua storia, al clima ed è con questo spirito che ha fatto nascere l’agriturismo, offrendo a chi vuole avvicinarsi a questo piccolo miracolo della natura la possibilità di degustare i vini e di compiere escursioni guidate.

IL CHIARETTO DI BARDOLINO e la sua  STORIA

 Numerosi ritrovamenti archeologici dell’età del bronzo, nonché successivi reperti romani e di epoca medioevale – che riguardano l’offerta del vino nei riti religiosi – testimoniano la lunga ed ininterrotta tradizione vitivinicola della zona del Bardolino. 

È nel XIX secolo che la produzione vinicola della zona del Garda incomincia ad essere identificata esplicitamente con il nome di Bardolino.

Il primo documento storico che riporta invece il termine Chiaretto, con riferimento specifico al territorio veronese, è l’edizione del 1806 del Vocabolario della Lingua Italiana dell’Accademia della Crusca.

In epoca romana l’area attorno al lago di Garda apparteneva alla Gallia Cisalpina: in quel territorio lo sviluppo della viticoltura fu favorito dall’uso del torchio, che non prevedeva la macerazione delle bucce, per cui il vino che se ne otteneva era rosa e non rosso.

La stessa modalità di vinificazione venne introdotta dai Romani anche nella Gallia Transalpina, l’attuale Provenza: pertanto si può affermare che l’origine storica del Chiaretto sia identica a quella dei vini rosé della Provenza.

Fino ad oggi il Chiaretto riportava in etichetta la dicitura Bardolino Chiaretto Doc ma con l’approvazione del nuovo disciplinare di produzione, appena entrato in vigore, il vino si chiamerà Chiaretto di Bardolino e avrà diritto ad una Denominazione tutta sua, distinta dalla Doc del Bardolino. 

Oggi con i suoi circa 10 milioni di bottiglie prodotte ogni anno il Chiaretto di Bardolino è il più importante vino rosa italiano.

TERRITORIO

 

Il Bardolino è prodotto delle colline moreniche della sponda orientale del lago di Garda, che hanno avuto origine dai ghiacciai che modellarono il territorio, lasciando evidente traccia di sé in una serie di rilievi collinari concentrici affacciati verso il Garda, dotati di suoli estremamente variabili, tendenzialmente ghiaiosi e profondi”.

All’interno di questo territorio riscontriamo una situazione climatica fortemente influenzata da due fattori: la vicina presenza della grande massa d’acqua del lago di Garda e

l’incombenza del massiccio del monte Baldo, che garantiscono una costante e sostenuta ventilazione nei vigneti del Chiaretto (il Garda è molto frequentato per gli sport della vela e del windsurf). In genere il clima della zona è caratterizzato da estati moderatamente calde, quasi mai afose, e da inverni miti e mai troppo rigidi, tanto che in zona è ampiamente diffusa, per queste favorevoli condizioni, la coltivazione dell’olivo.

UVE

 Il Chiaretto di Bardolino viene ottenuto prevalentemente dall’uva autoctona corvina veronese ampiamente coltivata in tutto il territorio della provincia di Verona e, in parte minore dall’uva Rondinella 

CORVINA VERONESE

Si tratta senza dubbio del vitigno a bacca rossa più importante della provincia di Verona, dove è ampiamente diffuso e declinato tradizionalmente al femminile.

Matura in epoca medio-tardiva, pertanto la vendemmia generalmente si compie nelle ultime giornate di settembre e nelle prime di ottobre.

RONDINELLA

È considerato il vitigno più facile e diffuso della Valpolicella, tanto per la regolarità produttiva quanto per la grande resistenza alle malattie e la buona predisposizione all’appassimento.

Matura alla fine della terza epoca, generalmente verso la fine di settembre.

 

COOL DOWN

“TUTTO CAMBIA, NIENTE È PREVEDIBILE”. Sono le parole di Giovanna, consapevole che bisogna imparare a capire cosa c’è da migliorare, giorno per giorno, con pazienza ma sempre con grande determinazione.

Senza questo atteggiamento, questo lavoro non sarebbe possibile.

Per la nostra società, così abituata ad ottenere risultati subito, ad andare oltre senza soffermarsi a considerare il lavoro fatto, a evidenziarne i lati positivi, a correggere quello che si è sbagliato, quello che ha fatto e sta facendo Giovanna è qualcosa fuori dal tempo. Invece è proprio questo ritorno alla terra, ai suoi tempi lenti e ai suoi valori fondamentali, che l’ha premiata e le sta regalando il successo.

Team DMU

Luca Simeone

Organizzazione evento: Cinzia De Marchi

Editoriale: Cinzia De Marchi Camilla Ferro

Supporto tecnico: Moreno Mignanelli

Musiche: Luca Simeone

Riprese-Edit:Rossano Garato

Post produzone: Rossano Garato, Cinzia De Marchi

 

Tutto è partito da un sogno nel cassetto che ho voluto

 realizzare e deciso di risvegliare:

 l’AMORE PER LA MIA TERRA 

sono partita da lì coltivando la vigna per realizzare un Vino unico nella sua identità.

 TUTTO QUESTO

è stato possibile grazie al sostegno di Persone che sono

  partite con me e hanno creduto fino in fondo al sogno!

 

La passione ci ha uniti e la forza del gruppo è data dal non

 

fermarsi e continuare a chiedersi ogni giorno:

 

COSA POSSO FARE COSA POSSO MIGLIORARE!

 

la domanda quotidiana che mi faccio per non fermarmi

 

“Giovanna Tantini”

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